“Le Nostre Storie di Smart Working” la nuova rubrica di VoipVoice:
Diffondere la cultura del lavoro agile passa anche dal raccontare esperienze positive di chi lo Smart Working lo vive a 360°!
Con questa nuova rubrica, vogliamo raccontarvi le nostre esperienze dirette, i feedback dei collaboratori VoipVoice che hanno scelto lo Smart Working! Ecco come viviamo il lavoro smart!
La rubrica “Le nostre storie di Smart Working”
è fruibile anche sui nostri canali social.
“Per me è stata semplicemente una scelta di vita: un cambio di modus operandi nonché proprio di lavoro.
All’inizio si trattava quindi di una scelta personale, dovuta dal fatto che necessitavo di un cambiamento, un cambiamento che fosse positivo per la mia salute: ho cambiato azienda e ho scelto chi mi consentiva di lavorare smart!
Ma la pandemia, l’inserimento al nido della bambina e influenze varie ed eventuali, mi hanno portata a dare ancora più valore a questo benefit. Conosco tante mamme che hanno dovuto dimettersi dal lavoro! Si sente tanto parlare del tasso crescente di disoccupazione femminile, soprattutto mamme con bambini piccoli, ma alla fine nessuno fa niente. Ecco, per me lo smart working è anche questo: uno strumento in grado di diminuire questa disoccupazione! Questo è il motivo per cui ho spostato sin da subito la filosofia smart, perché conoscendomi non ero certamente una persona che poteva rinunciare al lavoro – che considero in primis una gratificazione a livello personale/professionale più che una retribuzione! Poterlo svolgere integrandolo ad una gestione familiare è il massimo per una donna, o almeno per me.
Per quanto mi riguarda ho gli strumenti necessari per poter lavorare da casa: connessione, pc, altro monitor, cuffie e tutti i documenti in cloud mi permettono di lavorare esattamente come fossi in ufficio, anzi a volte meglio, con meno brusii e meno interruzioni.
È ovvio che è importante avere anche una presenza in sede, in ufficio: poter scambiare due chiacchere che non siano al di là di una cuffia, poter fare riunioni in presenza e guardarsi negli occhi ma soprattutto dal vivo, fare una pausa e poterci gustare un caffè mentre parliamo di cose extra. Tutto questo niente lo potrà mai sostituire e mi auguro che si ritorni ad una normalità di presenza il prima possibile. Ma il giusto mix, prodotto dal lavoro smart, ritengo possa portare solamente benefici.”
“Lo Smart Working comporta sicuramente una migliore gestione della vita personale e lavorativa, un risparmio di tempo e di risorse fisiche! Anche se non è il mio caso, riconosco che il risparmio di tempo è ancora maggiore se pensiamo a chi vive lontano dall’azienda! Personalmente penso che lo Smart Working abbia portato un aumento delle responsabilità per tutti noi; in quanto ha prodotto un modo diverso di relazionarci con i colleghi, ma soprattutto di gestire il tempo e le attività. Ed in questo, lavorare per obiettivi, aiuta a non perdere il focus!
In merito agli strumenti ho tutto quello che mi serve per poter lavorare da casa come in ufficio. Personalmente prediligo lo Smart Working effettivo, che consenta, cioè, di lavorare anche dalla sede aziendale qualche giorno a settimana; non per una mancanza di strumenti quanto per vivere più a fondo le relazioni. Se è vero che possiamo infatti confrontarci anche telefonicamente o tramite le riunioni online, è ancor più vero che condividere gli spazi e poter, ad esempio, ascoltare le telefonate porta a momenti di confronto e apprendimento “spontanei” che da casa vengono talvolta meno.”
“Smart Working per me significa essenzialmente tempo! Tempo e comunque professionalità! A casa ho creato uno studio con postazione fissa con tre monitor e un cablaggio strutturato su canalizzazione, mettendo anche armadio rack. Ho due connettività, una FTTH e una FTTC di backup. In pratica, un piccolo ufficio con tutti i comfort tecnologici e non – non dimentichiamoci infatti della sedia ergonomica con supporto lombare!
Ovviamente quando si lavora da casa manca il rapporto umano diretto con i colleghi, che viene subito recuperato durante i giorni di lavoro in ufficio! La qualità della vita nel complesso però è migliorata molto per me, perché ogni girono in cui lavoro smart guadagno quasi tre ore di tempo in più che, altrimenti, impiegherei per il viaggio verso l’ufficio. Tempo che posso dedicare a ricaricare le mie energie.”
“Con il tempo ho trovato il mio equilibrio e adesso lavoro a casa come se fossi in un ufficio, con serenità. Resto dell’idea che la sintesi ideale, COVID permettendo, sarebbe avere l’alternanza di tre giorni a casa e due in ufficio. Questo permetterebbe di mitigare il problema della distanza e diminuirebbe le spese quotidiane dei pranzi fuori. Al tempo stesso, però, non si rinuncerebbe ai vantaggi che si traggono dal vivere l’azienda in modo proattivo. In poche parole, ritengo che lo Smart Working sia un bel benefit!”
“Credo che lavorare in smart working, in un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo ormai da due anni, non sia un aspetto da sottovalutare ma meriti una riflessione accurata in relazione anche all’esser consapevoli della fortuna che abbiamo.
L’azienda ci ha fornito tutti gli strumenti necessari (computer, connettività, cuffie etc..) per poter lavorare in modalità smart; ottenendo la medesima efficienza e operatività che avremmo garantito in presenza in ufficio. La differenza è data dal fatto che in presenza riesci ad ascoltare i colleghi mentre effettuano una chiamata o rispondono al telefono o si confrontano tra di loro su un determinato argomento: può sembrare banale, ma anche questo permette di accrescere il proprio bagaglio personale. Dall’altro lato, lavorare in modalità smart consente di ascoltarti quando effettui chiamate, modellare il tono di voce e imparare anche a cavartela da solo, un aspetto che penso sia fondamentale per la crescita di ognuno di noi, perché è in quel preciso momento che ti rendi conto che da una data situazione devi uscirne da solo e imparare a “misurarti”.
Penso che lo Smart Working, quindi, sia sinonimo di crescita personale e di una sfida continua con me stessa, che mi permette di imparare sempre di più. Anche se non riusciamo a vederci, cerchiamo di lavorare con la medesima efficienza e serietà di quando ci troviamo in azienda, permettendo anche a chi è entrato da poco di imparare a gestire al meglio le sue attività con il supporto e l’appoggio di tutti i colleghi. Per chi abita lontano dalla sede, lo Smart Working permette anche di avere ancora più vita sociale dopo le ore lavorative, per questo la reputo una gran bella opportunità e una grande fortuna che altre realtà purtroppo non hanno.”
“In questo periodo di incertezza dovuta alla pandemia, è prioritario proteggere noi e gli altri dai rischi sanitari e lo Smart Working è stata la giusta modalità che ha garantito il mantenimento della sicurezza di tutti noi. Tuttavia, ho la sensazione che lavorare per un lungo periodo lontano dalla propria sede e dai propri colleghi possa comunque non essere totalmente positivo.
Ho tutti gli strumenti per poter lavorare in modo performante come se fossi fisicamente in ufficio; addirittura, a volte lavoro con maggiore concentrazione anche grazie alle meno “distrazioni” che si potrebbero avere in azienda. Sono, quindi, dell’opinione che un massimo di 2/3 giorni a settimana con questa modalità sarebbe perfetto.
Non sono a conoscenza del pensiero dei miei colleghi circa la modalità di lavoro che preferiscono ma, dall'inizio della pandemia a oggi, ho notato che a tutti fa piacere lavorare da remoto ma, allo stesso tempo, manca poter stare insieme e il confronto diretto che si crea quando ci troviamo in sede.
“Questa è la mia prima esperienza di lavoro svolto in modalità agile e si sta rivelando estremamente positiva, stimolante e di fondamentale importanza; soprattutto in un periodo come questo dove è necessario tutelare la propria e altrui salute.
Tra i vantaggi che ho potuto riscontrare non c’è solo il fatto che lo smart working ti permette di costruire un giusto equilibrio tra vita privata e lavoro ma, ancora più importante, ti educa a gestire autonomamente le tue attività e a ottimizzare il tuo tempo; con effetti benefici, quindi, sia sulla produttività stessa dell'azienda che sulla propria crescita personale.
Nonostante sia entrata da poco in VoipVoice, l’azienda mi ha fornito in modo tempestivo tutti gli strumenti necessari per poter svolgere il mio lavoro nel migliore dei modi possibili. Mi sento comunque di aggiungere che poter alternare la presenza al remoto sia la miglior soluzione perché, se è vero che il lavoro da remoto ti responsabilizza e ti rende autonomo maggiormente, è anche verso che è grazie al confronto diretto con i colleghi, osservandoli mentre lavorano e ascoltando come si pongono al telefono con i Partner, che ho la possibilità di perfezionare il mio percorso e le mie abilità lavorative. “
“Non ho dubbi nell'affermare che lo Smart Working abbia migliorato la mia vita personale in modo significativo, perché mi ha permesso di ottimizzare il tempo sia per le attività lavorative che per quelle extra. Il passaggio dalla metodologia tradizionale del lavoro a quella smart non è stato immediato, ho dovuto riorganizzare la mia quotidianità e prendere i tempi giusti ma alla fine ci sono riuscito. Per poter lavorare bene in modalità agile è fondamentale crearsi una postazione di lavoro idonea, a prescindere da dove ci troviamo a lavorare; l'importante è disporre di tutti gli strumenti necessari per poter lavorare in maniera confortevole e professionale. Penso, quindi, che la condizione ottimale sia poter combinare Smart Working con il lavoro in ufficio; così da poter favorire il confronto di persona con i miei colleghi. Facendo parte del Reparto Commerciale, il confronto è fondamentale per capire, commentare le evoluzioni del settore e studiare nuove proposte per aiutare e potenziare il lavoro dei nostri Partner.”
“Mi trovo bene a lavorare in smart working perchè, grazie agli strumenti tecnologici di cui l'azienda mi ha disposto, ho la possibilità di lavorare ovunque sia possibile collegarmi ad internet; senza essere vincolato alla postazione fissa dell'ufficio. Nonostante sia lontano dalla scrivania della sede, inoltre, ho notato che la concentrazione rimane comunque elevata e la qualità del mio lavoro non risulta danneggiata. Tuttavia, recarsi in ufficio e lavorare insieme agli altri miei colleghi trovo sia fondamentale, perché consente il confronto diretto circa le attività da dover svolgere e lo scambio di qualche chiacchiera durante la pausa caffè. Alla luce di questo credo che la soluzione ideale, almeno per la mia esperienza, sia quella di dividere la settimana in 3 giorni agile e 2 in ufficio."
"Ci è voluto un po' di tempo per ambientarmi in Smart Working: ho dovuto creare e poi riadattare sempre di più la mia postazione; posizionando gli strumenti di lavoro in modo tale da avere tutto a portata di mano e preoccupandomi di richiederne altri al bisogno. Attualmente ho tutto ciò che mi serve! Lo Smart Working mi piace e non vorrei perdere questa opportunità, ma vorrei anche mantenere il contatto con l’azienda e i colleghi. Quindi, personalmente, credo che lavorare in ufficio almeno una volta a settimana sia la soluzione perfetta!"
“Sono Greta Tofani e all’interno di VoipVoice ricopro il ruolo di Wholesale Administrative Manager.
Per noi di VoipVoice non è la prima volta che lavoriamo da remoto e ormai l’azienda è più che preparata ad affrontare questo genere di situazioni. Infatti, affinché tutti i dipendenti fossero in grado di lavorare in Smart Working, è stata l’azienda stessa a fornire gli strumenti necessari: computer, connettività, cuffie. Insomma, non ci manca niente! Sono dell’idea che fare 2/3 giorni in ufficio e il resto da casa siano un ottimo Work-life balance, che mi permette di essere produttiva e allo stesso tempo, gestire la mia vita privata al meglio”.
"Per svolgere il mio lavoro ho bisogno di diversi strumenti tecnologici e di una connettività performante: tutti strumenti che l’azienda mi ha fornito ancor prima di entrare in regime di Smart Working. Sono un Graphic Designer: creo immagini, loghi e presentazioni e quasi tutte le attività di cui mi occupo le svolgo in maniera autonoma. Inoltre, all’interno del reparto ci confrontiamo e collaboriamo molto, quindi, lavorare da remoto non mi reca alcun problema e non ostacola in alcun modo il mio lavoro. Mi sento di aggiungere, però, che andare in azienda significa anche poter vivere di persona il lavoro con i colleghi e condividere le giornate, confrontarsi e conoscerci sempre di più. La soluzione ideale per me è quella di poter sfruttare a pieno entrambe le condizioni lavorative."
“Poter lavorare da remoto è stato indubbiamente utile negli ultimi anni ma, per farlo correttamente riuscire a mantenere inalterati gli standard lavorativi, è necessario avere un metodo collaudato oltre a uno spiccato senso di professionalità, serietà e impegno. Lavorando da casa, inoltre, ho avuto la possibilità di dedicare più tempo a mia figlia, aiutandola nei suoi primi passi nel mondo della scuola, e anche di trovare del tempo per riprendere passioni che avevo abbandonato negli ultimi anni, come l’ascolto dei miei amati vinili. Perciò per lavorare da remoto non è sufficiente avere un PC portatile o un tablet, ma serve metodo e organizzazione del lavoro, altrimenti si rischia di non ottenere la produttività e l’efficienza ambite."
“Lavorare in Smart Working mi piace! Essendo entrata da poco meno di un anno in VoipVoice, all'inizio del mio percorso avevo timore di imparare e svolgere le mie mansioni da remoto, lontano dai colleghi da cui potevo prendere spunto. Fortunatamente sono entrata in una realtà che, non solo ha fornito a tutto il personale gli strumenti tecnologici necessari per poter lavorare in modo efficiente anche in questa modalità, ma mi ha anche trasmesso una metodologia di lavoro agile ideale per non trovarmi in difficoltà. Nonostante la distanza, quindi, mi sono trovata vicina ai miei colleghi. Concludo dicendo che lo smart working mi piace, ma sono anche convinta che le relazioni interpersonali in ufficio siano fondamentali; specie quando si è all'inizio di un percorso."
“Lo Smart Working ha portato benefici nelle nostre vite e, posso dire, anche nella mia! All'inizio avevo qualche dubbio, perché non avevo mai applicato lo Smart Working in precedenza e avevo l'idea che “lavorare” implicasse recarsi fisicamente in azienda. Tuttavia, con il tempo ho sviluppato una maggiore consapevolezza sui benefici dello Smart Working che, oltre ad avermi insegnato a organizzare al meglio le attività che svolgo e a scandire in maniera migliore i tempi da dedicare alle varie attività, in questi ultimi due anni in special modo, ha anche aiutato tutti noi a lavorare in sicurezza.
Tutto questo è stato possibile grazie alla mia azienda, che mi ha fornito tutti gli strumenti necessari e un metodo di lavoro idoneo per poter svolgere le attività nel migliore dei modi possibili.
Lavorare in Smart Working, quindi, mi piace ma è bello mantenere il contatto umano con i propri colleghi: per questo credo che sia giusto alternare giorni di lavoro da remoto e giorni di lavoro in azienda, dove si creano occasioni di condivisione e confronto con tutti i miei colleghi”.
"Uno dei vantaggi che apprezzo di più dello Smart Working è il buon equilibrio tra la vita personale e lavorativa che ne deriva perché, abitando lontano dalla sede aziendale, il lavoro da remoto mi consente di evitare diverse ore di traffico e di organizzarmi al meglio con i miei impegni personali; per non parlare degli stimoli creativi che possiamo avere lavorando ovunque ci sia la possibilità di connettersi a una rete Internet. La chiave però per poter lavorare bene in smart working, quando facciamo parte di una realtà aziendale, è garantire comunque un confronto e una condivisione costante di idee.
Parliamo quindi, non solo di strumenti necessari per supportare lo smart working, ma anche di un atteggiamento mentale favorevole ad abbracciare questa modalità lavorativa."
“In questi ultimi due anni lavorare in Smart working è stato fondamentale e ha dato la possibilità a tutti noi di continuare a svolgere il nostro lavoro nella massima sicurezza. Ciò è stato possibile in quanto l’azienda, oltre ad una connettività performante, ci ha fornito di tutta la strumentazione necessaria affinché potessimo ricreare una “postazione ufficio” che garantisse la stessa operatività rispetto al lavoro in presenza. Anche se sono molti anni che VoipVoice promuove il lavoro smart, prima di questi ultimi anni non avevo mai sperimentato questa modalità di lavoro perché ritenevo che fosse utile soprattutto per quei colleghi che quotidianamente percorrono molti chilometri per raggiungere la sede. Guardando ai benefici che lo smart working ha apportato alla mia attività lavorativa mi sono dovuta ricredere: maggiore produttività, maggiore concentrazione, migliore gestione del tempo, tanto che ho richiesto di poter alternare due giorni in smart working con il lavoro in presenza. Questa soluzione è per me ottimale in quanto mi permette di poter svolgere alcune attività in un contesto più silenzioso e tranquillo dove riesco a concentrarmi meglio, senza però rinunciare al rapporto interpersonale con i colleghi, fondamentale per quel processo di interscambio di nozioni ed informazioni necessario per la crescita professionale di ognuno di noi”
“Penso che lo smart working abbia veramente migliorato le nostre vite! Lo Smart Working era presente nella nostra realtà già da qualche anno ma, circa due anni fa, come tutti, ci siamo trovati improvvisamente a dover riorganizzare completamente la propria quotidianità lavorativa; tuttavia, con tutti gli strumenti necessari che l’azienda ci ha fornito abbiamo avuto la possibilità di non smettere mai di lavorare.
Grazie al lavoro agile posso dire che abbiamo acquisito sia una maggiore responsabilizzazione e autonomia nelle varie attività di tutti i giorni, che la possibilità di gestire al meglio la nostra vita privata (utile soprattutto per chi abita molto lontano dall'ufficio); ma, personalmente, ritengo anche che la presenza dei colleghi sia importante per un maggior apprendimento, perché dagli altri non si smette mai di imparare e l'ascolto ti permette di accrescere le tue competenze e di renderti ancora più professionale.”
Lo SmartWorking è un punto di non ritorno in senso positivo: se si prova, non si torna più indietro! Per me, che abito distante dalla sede aziendale, è uno metodo di lavoro indispensabile, perchè il tempo che risparmio di viaggio lo posso reinvestire sia in quello che mi piace (come formazione e sport) che in ciò che mi piace meno (come fare la spesa o le faccende domestiche) senza dover aspettare il fine settimana. Il lavoro agile mi permette, inoltre, di fare tutte le attività più riposato e felice perchè, grazie alla riduzione degli spostamenti e la maggiore flessibilità, ne consegue che mi sento meno stressato e le relazioni ne giovano un sacco.
Per non parlare del fatto che, vivendo a Massa Carrara in Toscana, adesso che viene l'estate posso godermi il mare tutti i giorni! (non invidiatemi)
Detto questo, mi piace anche rivedere i colleghi in azienda perchè siamo una bella squadra e insieme stiamo bene.
Se due anni fa mi avessero chiesto cosa fosse lo Smart Working non avrei saputo rispondere, dato che facevo tutt’altro lavoro e non conoscevo né la parola né, tantomeno, il suo significato.
Ed eccomi qui, oggi, a conoscerne non solo il significato, ma anche a viverlo in prima persona e posso dire che la mia vita è cambiata sicuramente per il meglio.
Direte: “Perché?” Perché per una come me, che è madre di due ragazzi, le attività giornaliere non finiscono mai ma, grazie all’orario flessibile che garantisce lo Smart Working, ho la possibilità di gestire il tutto con più tranquillità e serenità.
All’inizio avevo paura di affrontare e gestire il lavoro lontano dalla mia azienda e dai miei colleghi, con i quali avrei potuto confrontarmi, ma ben presto ho capito che, anche lavorando da remoto, potevo acquisire maggiore autonomia e sicurezza nella gestione delle mie attività. Ho raggiunto questa consapevolezza sia grazie alla mia azienda, che mi ha permesso di avere tutti gli strumenti necessari per poter lavorare al meglio, sia ai miei colleghi che nonostante la lontananza sono sempre molto disponibili.
Con lo Smart Working ho ottenuto un equilibrio perfetto tra la garanzia di maggiore flessibilità e di momenti di confronto e di relazione dal vivo con i miei colleghi e datori di lavoro.
In conclusione, personalmente mi sento molto fortunata e auguro a tutti, ove possibile, di poter avere la possibilità di fruire dello Smart Working.
In molti conoscono già la mia storia: io sono entrata in VoipVoice quando ero in dolce attesa e per me lo smart working è stato fondamentale, perché mi ha permesso di lavorare fino al nono mese di gravidanza, nonché di compensare lavoro, casa ed il piccolo Diego. Non solo, nonostante la distanza fisica, quando sono in Smart Working riesco comunque ad avere un confronto costante con i miei colleghi, senza alcun problema; grazie alle risorse tecnologiche di cui disponiamo e degli equilibri interni che siamo riusciti a instaurare.
Per una mamma lavoratrice lo smart working è, quindi, la soluzione ideale per potersi sentire realizzata a 360°
“Per chi conosce la mia storia lavorativa in VoipVoice sa bene che lo Smart Working ha rimesso in gioco carte in tavola vincenti per la mia vita sia personale che lavorativa.
Sono di origini pugliesi e nel 2017 decido di trasferirmi in Toscana per poter continuare a lavorare nel settore di cui sono appassionata: le TLC! Dopo quasi 4 anni da fuori sede, però, mi viene proposto di tornare definitivamente in Puglia e continuare a lavorare in smart. Posso dire, quindi, lo Smart Working, prima di tutto, mi ha regalato il grosso vantaggio di poter far ritorno nella mia città natale. Facendo parte del Reparto Commerciale di VoipVoice, inoltre, spesso sono in trasferta nel Sud Italia o devo tornare in Toscana per necessità/richieste aziendali e il connubio tra le due cose, per la mia figura professionale, è perfetto perchè mi consente di poter lavorare ovunque sia possibile avere una connessione internet e senza vincolo di postazione, lasciandomi la flessibilità che il mio ruolo richiede.
Gli altri vantaggi legati allo Smart Working, per la mia esperienza, sono sicuramente: la garanzia di una migliore gestione del tempo e organizzazione del lavoro, grazie a tutti gli strumenti di UCC a disposizione, maggior flessibilità e spazio per la vita privata ma, non per ultimo nel mio caso, anche poter essere vicino ai miei cari.
Non mi addentro negli ulteriori ed innumerevoli vantaggi ma posso aggiungere che il lavoro agile consente anche la diminuzione di alcune spese e una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale; tema a cui tutti dovremmo dare maggiore risalto. Sicuramente ci vuole tempo e organizzazione per poter trovare un totale equilibrio nel lavorare la maggior parte del tempo in smart ma, dopo quasi due anni che lo faccio, posso dire che ponendosi obiettivi personali e seguendo quelli aziendali e di reparto, tutto funziona alla perfezione!”
"Ci sono tante persone che ancora non credono nello Smart Working e che non riescono a capire quanto beneficio ne possano trarre.
Anche se vivo a pochi chilometri dalla sede, per me ha significato molto lavorare in modalità smart e potermi, così, organizzare al meglio il mio tempo tra vita professionale e privata: lavorare la mattina in azienda e, dopo la pausa pranzo, avere la possibilità di trattenermi a casa in smart ha migliorato notevolmente la gestione di tutta la settimana.
L'azienda mi ha fornito tutto il necessario per creare il mio piccolo studio a casa, con connettività, doppio monitor, cuffie, con i quali posso lavorare come se fossi in ufficio.
Essendo entrata a far parte di VoipVoice da un anno, ho ancora molte cose da imparare ed è sicuramente importante il confronto diretto con i colleghi, ma credo anche che il Lavoro Agile mi abbia aiutata a sentirmi più responsabile.
A volte è molto più semplice alzare la testa e chiedere ad un collega, invece di utilizzare le risorse a nostra disposizione per riuscire a risolvere determinate situazioni in autonomia.
Concludendo, posso solo ribadire che lo Smart Working è un ottimo strumento lavorativo che ti aiuta a crescere personalmente; basta solo saperlo organizzare e sfruttare al meglio.”
"La mia collaborazione con VoipVoice è iniziata nel 2010 ed è così che, pensandoci bene, ho intrapreso questa mia Smart experience! 12 anni fa non si parlava ancora specificamente di Smart Working in Italia e la formula era forse classificabile nell’ambito del telelavoro ma, in quella modalità di collaborazione c’era forse già qualcosa in più.
Già da allora avevo, infatti, la possibilità di lavorare in remoto e in piena mobilità: dall’ufficio, da casa e persino dal municipio dove, per diversi anni, ho ricoperto una carica elettiva nel mio comune di residenza.
Oggi lavoro a tempo pieno in Smart Working. Dalla Brianza, ove risiedo, a VoipVoice, che ha sede a Montelupo Fiorentino, ci separano ben 345 Km. Le mie attività principali riguardano la docenza e la formazione, ma mi occupo anche di Ricerca e Sviluppo di nuove soluzioni legate al mondo delle moderne telecomunicazioni.
Per preparare queste attività il silenzio e la concentrazione sono fattori essenziali, ma sono altrettanto importanti il confronto per il coordinamento e le attività di verifica periodica.
Nel 2020 VoipVoice, per fronteggiare l’ondata pandemica e tutelare la produttività e la salute per i propri dipendenti, ricorre con successo alla formula Smart Working e anche ai Corsi di formazione viene data una nuova veste, con la formula “WEB che si dimostra un ulteriore elemento di successo.
VoipVoice, quindi, non si è fermata, anzi, grazie alla reciproca fiducia e la condivisione di obiettivi comuni, la libertà di azione nel raggiungere gli obiettivi, ma anche l’utilizzo di giusti strumenti tecnologici e il corretto approccio mentale, ha reso davvero efficace il modo di applicare lo Smart Working. Sono cresciute la produttività oltre che la motivazione e il senso di responsabilità per il lavoratore.
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"Lo Smart Working è parte integrante del nostro metodo di lavoro e della nostra organizzazione da prima della pandemia”. Ci tengo molto a fare conoscere questo aspetto di VoipVoice durante i colloqui che, in prima battuta, spesso si svolgono in modalità remota tramite una Web Call. Smart Working non significa solo poter lavorare da un luogo diverso dalla sede e, quindi, avere un bilanciamento tra vita privata e lavoro, significa anche fiducia, responsabilità, organizzazione, autonomia, flessibilità e crescita.
Mi occupo della ricerca e della selezione del personale. La selezione comprende 3 colloqui, quindi, le mie giornate sono caratterizzate da numerosi incontri che, intercambiabilmente, possono essere in persona o virtuali; per questo, durante la pandemia il mio lavoro ha subìto importanti variazioni. Personalmente, credo anche che lo Smart Working si possa definire “soggettivo”. Per me, ad esempio, che soffro la mancanza della vita in sede e il contatto con i colleghi, preferisco alternare giorni in Smart Working con giorni in presenza.
Infine, non posso che confermare che lo Smart Working regali molti benefici: tra tutti, la maggiore disponibilità di tempo, che è di per sé una cosa insostituibile. Avere più tempo per gli affetti, gli hobby o semplicemente per le attività quotidiane, è impagabile; senza contare la crescita continua come professionista."
"Sono entrata in VoipVoice poco meno di un anno fa, selezionata per occuparmi di tutto ciò che concerne il lavoro di BackOffice Commerciale.
Dopo i primi mesi di affiancamento ad una Tutor, anche io ho poi iniziato ad alternare i giorni tra lavoro in azienda e Smart Working e a Febbraio, durante una riunione “a distanza”, mi è stato proposto un nuovo ruolo, Area Manager del Centro Italia, e così mi sono messa in gioco. Tutt’oggi sto continuando ad alternare il lavoro e, parallelamente, sto facendo formazione per il nuovo incarico.
Con questa premessa posso dire che, certamente, il confronto diretto sia di grande aiuto, soprattutto in questa fase iniziale di apprendimento, ma l’azienda mi ha anche permesso di essere connessa con i colleghi pur trovandomi tra le mie mura. Oltre ad avere tutti gli strumenti necessari per poter lavorare da remoto e avere costante supporto, ho anche la possibilità di far combaciare lavoro e impegni personali; senza sottovalutare inoltre che, per me, lo Smart Working rappresenta un grande stimolo per credere nelle mie potenzialità e avere maggiore responsabilità.
Prima di entrare in questa realtà non sapevo nemmeno cosa potesse significare lavorare agili; ad oggi, posso invece dire fermamente che la possibilità che l’azienda ci offre sia la “Combinazione Perfetta”. "
"Da lavoratore dipendente posso dire che lo Smart Working rappresenti un beneficio significativo a livello di qualità di vita, perché permette di migliorare notevolmente l’equilibrio tra sfera lavorativa e privata. Nel mio caso, ad esempio, il lavoro agile mi permette di potermi dedicare maggiormente allo sport, perché mi regala del tempo in più che, in altre circostanze, non avrei.
Non solo, credo fermamente che non sia solo un vantaggio limitato al dipendente, ma che abbia grossa influenza anche sulle aziende stesse, perché se un collaboratore è più motivato e soddisfatto è, allo stesso tempo, più produttivo.
Per questo motivo mi auguro che la sensibilità e la conoscenza sul tema accrescano sempre più sia in contesti privati che nella pubblica amministrazione italiana."
Da lavoratore dipendente posso dire che lo Smart Working rappresenti un beneficio significativo a livello di qualità di vita, perché permette di migliorare notevolmente l’equilibrio tra sfera lavorativa e privata. Nel mio caso, ad esempio, il lavoro agile mi permette di potermi dedicare maggiormente allo sport, perché mi regala del tempo in più che, in altre circostanze, non avrei.
Non solo, credo fermamente che non sia solo un vantaggio limitato al dipendente, ma che abbia grossa influenza anche sulle aziende stesse, perché se un collaboratore è più motivato e soddisfatto è, allo stesso tempo, più produttivo.
Per questo motivo mi auguro che la sensibilità e la conoscenza sul tema accrescano sempre più sia in contesti privati che nella pubblica amministrazione italiana.
“Lo smart working per me è un bilanciamento in tutto ciò che faccio: da quando ho iniziato ad usarlo, infatti, ho sempre cercato di migliorarlo oltre che adattarlo alle mie esigenze. ESIGENZE PERSONALI: Tra i tanti vantaggi che regala lo Smart Working c’è sicuramente la possibilità di poter equilibrare lavoro e vita privata.
Spesso, infatti, preferisco fare mezza giornata in azienda e mezza a casa perché così ho modo sia di vedere i colleghi che di dedicare del tempo a me stessa e alla mia nipotina!
ESIGENZE LAVORATIVE: Lo smart working si può fare anche in azienda! Non necessariamente la postazione lavorativa è quella definitiva e grazie agli strumenti a disposizione si può lavorare da ogni angolo della sede per una gestione intelligente del proprio lavoro. La giusta organizzazione migliora, infatti, sia la produttività che la gestione quotidiana delle proprie attività.
ESIGENZE ORGANIZZATIVE: Lavorare Agili significa anche avere fiducia e dimostrare senso di responsabilità. Il mio ruolo da Operations Manager è quello di mantenere lineare il flusso di lavoro tra reparti, garantendo comunque flessibilità ai miei colleghi nella gestione delle proprie attività, dunque, con una buona dose di fiducia e ascolto attivo si può creare un bel clima con il proprio collaboratore. Grazie alla maggiore responsabilizzazione, indipendenza e autonomia nella gestione delle attività, ci sarà una crescita di valore sia per chi ha un ruolo da responsabile che per il collaboratore.
Lo smart working è, quindi, molto di più di uno semplice strumento, che stiamo finalmente iniziando ad usare e che darà i propri frutti a lungo andare, è una risorsa a disposizione di tutti: azienda, imprenditore, responsabile e collaboratore.”