Sull’onda del cambiamento, sognando un futuro da smart worker

Sull’onda del cambiamento, sognando un futuro da smart worker

“Io credo che neanche tu abbia ancora capito il vero spirito del surf. E’ uno stato mentale, dove prima ti perdi e poi ti ritrovi. Devi sentire l’onda, assecondare la sua energia, sintonizzarti e poi lasciarti andare”

(tratto dal film Point Break)

Mi chiamo Paola Gareri, ho 35 anni e da Aprile 2017 sono entrata a far parte del gruppo VoipVoice.

Mi occupo della gestione del Back office all’interno del reparto commerciale, fornisco supporto ai miei colleghi di linea  e al nostro team esterno formato da Partner ed Area Manager. Mi piace avere un quadro completo dell’azienda, dei vari reparti e delle varie funzioni, per poter essere un punto di riferimento, la persona in grado di fornire risposte ed analisi efficaci.

In ogni cosa che faccio, cerco sempre di metterci quel pizzico di esperienza che viene fuori dal mio background di studi. A questo punto credo che sia un po’ nel mio dna.

Una scelta di vita, un bel giorno, ha deciso di portarmi fin qua.

Prima di farmi conoscere in VoipVoice, avevo un posto sicuro presso una grande azienda dove, all’interno del reparto commerciale,  mi occupavo di gestire la rete vendita a livello nazionale. E’ stata una vera e propria scuola formativa, grazie alla quale sono cresciuta tantissimo sia a livello lavorativo che a  livello personale.

Titolari e colleghi mi definivano come una “creatrice di rapporti umani”. Da allora ho deciso che avrei per sempre portato con me questo simpatico biglietto da visita. Penso realmente mi rappresenti con poche, essenziali parole.

Il motivo del mio cambiamento? Ho preso in mano la mia vita analizzandone la qualità.

Ogni giorno mi sveglio alle 6.00, pronta ad affrontare la nuova giornata lavorativa. Mentre faccio colazione scorro brevemente le notizie sui social, approfondendo quelle più interessanti. Il tempo di prepararmi e via si parte. Un’ ora di auto per poter giungere in ufficio. Al ritorno, lo stesso tempo, traffico permettendo.

Mi rendevo sempre più conto che il tempo trascorso durante il tragitto poteva essere investito diversamente: il mio sogno era quello di ottimizzare il mio tempo e soprattutto di poter conciliare il lavoro con la mia vita familiare. Il cosiddetto smart working, ormai aveva catturato il mio interesse.

Beh non dilunghiamoci troppo….Avevo avuto modo di conoscere in passato Simone Terreni, (Managing Director di VoipVoice),  già da quando lavoravo per l’altra azienda. Sentivo molto parlare di lui e delle sue spiccate doti di formatore e già pensavo a quanto fosse (stato) fortunato il suo staff. Seguivo spesso i suoi post sui social e notavo che era appassionato al tema dello smart working. E’ stato proprio questo che ha fatto nascere in me il seme della curiosità spingendomi a fare questo “salto nel buio”.

Ed eccomi in un nuovo mondo, quello delle telecomunicazioni e dell’ICT accolta e ben supportata dai miei colleghi. I primi 6 mesi di lavoro, diciamolo sinceramente: non sono stati per niente facili! La materia per me sconosciuta, (il VoIP, ma cos’è?), il cambiamento, la mancanza di ciò che avevo lasciato, gli obiettivi duri da raggiungere anche se stimolanti. Insomma, inizialmente avevo la sensazione di aver perso un punto di riferimento, di aver perso la bussola.

La mia sicurezza, la mia competenza professionale  si erano completamente sgretolate lasciandomi da sola, in una zona sconosciuta fatta di un nuovo “alfabeto” tutto da imparare per potermi poi sintonizzare con gli altri.

Dentro di me ripetevo: “Eppure poco tempo fa ero diversa, cosa mi sta succedendo? “.  Ero impaziente. Volevo fare, imparare alla svelta, essere autonoma, per poter tornare ad essere IO, la me sicura e competente.

Dopo un mese dal mio ingresso ho avuto modo di partecipare alla fiera SMAU Bologna, un’esperienza bellissima dove le aziende si incontrano e si creano rapporti, collaborazioni, vere e proprie occasioni di business. Ecco, mi sentivo come se lo avessi fatto da una vita. Ero a mio agio, sebbene non capissi ancora tutto della materia in sé, potevo instaurare e creare di nuovo dei rapporti lavorativi.

E adesso? Se posso tracciare un piccolo bilancio posso sicuramente dire di aver imboccato la strada maestra. L’azienda sta crescendo a dei ritmi vertiginosi, il lavoro è tanto ed il tempo è poco per imparare tutto velocemente E’ vero, le cose da affinare sono innumerevoli, ma la buona volontà, la determinazione e la voglia di rimboccarsi le maniche non mancano soprattutto insieme ad un team (quello di cui faccio parte) motivato e ben organizzato.  Sono in un’ottima squadra e se il buon giorno si vede dal mattino….

 

“Solo quelli che rischiano di spingersi troppo lontano possono eventualmente scoprire quanto lontano si possa andare”

(Thomas Stearns Eliot)

 

 

A cura di Paola Gareri

Account Manager VoipVoice

 

Per info:

paola.gareri@voipvoice.it

Num. VoIP: 0550935400

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