VoipVoice opera nel mercato delle TLC da oltre 13 anni; dopo esser nata come un Provider unicamente VoIP ha investito consistentemente nel corso degli anni per poter offrire ai propri clienti anche servizi di connettività business.
Per questo VoipVoice non smette mai monitorare il mercato delle TLC al fine di garantire ai propri clienti i servizi più efficienti e di ultima generazione.
UNO SGUARDO AL MERCATO DELLE TLC
Secondo il Report di Assintel 2020, la spesa per i servizi di Telecomunicazioni delle aziende italiane nel triennio 2018-2020 subirà un lieve calo rispetto agli anni precedenti. Infatti se nel 2018 si attestava intorno a 7,1 miliardi, a fine dell’anno corrente supererà di poco i 6,9 miliardi, con ulteriore flessione prevista nel 2020 pari a 6,74 miliardi.
Questa apparente contrazione tuttavia nasconde una realtà ben più complessa ed articolata di un mercato, quello delle TLC, tutt’altro che statico e che, al contrario, sta vivendo una fase di importanti investimenti correlata ad un costante aumento della domanda dei servizi.
INTERNET SEMPRE PIÙ VELOCE
Secondo i dati AGCOM, a Giugno 2019 la crescita degli abbonamenti broadband in Italia è stata tale da raggiungere i 17,1 milioni di utenti con un aumento su base annua di 290 mila unità.
In particolare sono gli accessi con velocità pari o superiore a 30 Mbit/s ad aver registrato un deciso aumento: a giugno 2019, il peso degli accessi con velocità maggiore o uguale a 30Mbit/s supera il 50% del totale delle linee broadband e Ultrabroadband, con una crescita su base annuale del 35,2% pari a 2,25 milioni di accessi (400 mila unità nell’ultimo trimestre).
A tal proposito è interessante notare come nel periodo Giugno 2015, Giugno 2019 le tecnologie utilizzate per fornire i servizi di rete fissa abbiano subito profondi mutamenti. Se nel Giugno 2015 gli accessi in rame costituivano il 97% del totale, a metà dell’anno corrente rappresentano il 51,9%; quelli in tecnologia mista FTTC (rame-fibra), pressoché inesistenti nel 2015, arrivano a superare il 36%, così come crescono sempre di più gli accessi con tecnologia FTTH (5,2%). Inoltre nel solo anno 2018 le imprese che hanno dichiarato di navigare ad una velocità di connessione in download di almeno 30Mbit/ è passata dal 22,1% al 29%. Crescono anche gli accessi FWA (+11% su base annua) che a fine giugno 2019 sfiorano 1,3 milioni di linee.
Tutti questi dati dimostrano come negli ultimi anni le telecomunicazioni su rete fissa hanno vissuto un processo di vera e propria evoluzione tecnologica. Un’evoluzione che è andata di pari passo ad altri due fenomeni: da un lato l’aumento dei ricavi (6%) dei servizi broadband, dall’altro la maggiore pressione concorrenziale che ha visto ridurre fino al 40% la quota di mercato dell’operatore dominante TIM.
UN MERCATO SEMPRE PIÙ COMPETITIVO
I dati sopra ricordati dimostrano quindi che la riduzione per la spesa dei servizi di Telecomunicazioni, non corrisponde ad una contrazione del mercato. Infatti per fare un’analisi dell’andamento delle risorse nel mercato delle TLC bisogna considerare sia i volumi di consumo sia le variazioni dei prezzi unitari dei corrispondenti servizi.
Secondo i dati raccolti da AGCOM nella relazione Annuale 2019, già a partire dal 2018 è possibile riscontrare una significativa riduzione dell’indice dei prezzi dei servizi TLC (-2,3%). In particolare è la spesa per i servizi di rete mobile che è diminuita prepotentemente (-6,4%). Una riduzione dovuta principalmente all’entrata sul mercato di nuovi operatori che hanno generato un’ulteriore pressione concorrenziale sui prezzi finali.
Per quanto riguarda invece i servizi di rete fissa la domanda di servizi dati e Internet è in costante aumento. In particolare i servizi a banda Ultra-Larga con capacità crescenti e banda minima garantita sono sempre più richiesti e sono infatti diventati uno strumento essenziale nel percorso di digitalizzazione delle imprese. A tal proposito si registra una crescita della spesa degli utenti per i servizi di rete fissa dello 0,9%. Inoltre è interessante sottolineare come i ricavi per gli operatori siano aumentati del 2,2%, passando da 16,41 a 16,61 miliardi di €, nonostante una pressione competitiva in aumento a seguito delle dinamiche di mercato che hanno visto l’entrata nel settore dell’operatore wholesale only Open Fiber.
Telecomunicazioni fisse e mobili: ricavi complessivi (miliardi di €)
GLI INVESTIMENTI CRESCONO
Negli ultimi anni in Italia abbiamo assistito a un’accelerazione degli investimenti sia pubblici sia privati in infrastrutture digitali. Una crescita che ha permesso di recuperare il ritardo strutturale accumulato negli anni precedenti.
Il 2018 è stato l’anno in cui gli investimenti degli operatori hanno raggiunto il valore più alto degli ultimi 10 anni: 8,4 miliardi di euro in infrastrutture, + 1,23 miliardi di euro rispetto al 2017, con un aumento percentuale del 17%. In particolare gli investimenti nella rete fissa nel 2018, mostrano una crescita del 5,6% rispetto al 2017. Questo sviluppo è conseguenza diretta sia delle performance dei servizi wholesale, che tornano a crescere (+2%) sia dello sviluppo dei ricavi da servizi di rete fissa (+2,2%). A tal proposito è interessante notare come per la prima volta dal 2013 gli investimenti effettuati dagli operatori concorrenti di TIM risultano essere nettamente superiori a quelli dell’incumbent.
Open Fiber in particolare nel corso del 2018 ha realizzato una infrastruttura interamente in fibra ottica che ha portato l’FTTH a più di 100 comuni. La società partecipata da Enel e Cassa depositi e prestiti prevede inoltre per i prossimi tre anni la copertura di circa 19 milioni di unità immobiliari su tutto il territorio nazionale, con investimenti per oltre 6,5 miliardi di euro un Piano che interesserà 271 città e circa 7 mila comuni italiani.
Investimenti in Infrastrutture (miliardi di €)
CONCLUSIONI/ PREVISIONI FUTURE
Il quadro descritto fino adesso dipinge un mercato quelle delle TLC in continuo sviluppo e evoluzione. I successi ottenuti sono lo specchio di un mercato sempre più concorrenziale come dimostra la diminuzione della quota di mercato dell’incumbent che a Giugno 2019 raggiunge il 43% sul totale delle linee di accesso, e nei servizi a banda larga, dove la quota di mercato si attesta a poco più del 40%.
Nello specifico, i dati di quest’anno confermano come il consolidamento della concorrenza infrastrutturale si stia realizzando grazie all’avanzamento del processo di infrastrutturazione degli operatori alternativi, tra i quali spicca inevitabilmente Open Fiber. In definitiva, la concorrenza nei servizi di comunicazione elettronica, e in particolare la concorrenza infrastrutturale, continua a registrare dei progressi sia per i mercati all’ingrosso e di conseguenza nei mercati retail. Tutto questo si traduce in una scelta più ampia per i consumatori, in servizi di qualità migliore e prezzi più concorrenziali. Per queste motivazioni è auspicabile che tale concorrenza permanga e incrementi nel futuro.
Infatti lo sviluppo infrastrutturale che sta vivendo il settore risulta fondamentale per far recuperare al nostro Paese il gap nell’uso dell’ICT rispetto agli altri Paesi più sviluppati. Del resto le nuove tecnologie, l’IoT e il Cloud Computing sono i nuovi imperatori di un mercato sempre più interconnesso che necessita di poggiarsi su reti 5G e Ultrabroadband.
–Francesco Fontanarosa, Area Manager Centro Italia VoipVoice
L’articolo è stato realizzato prendendo spunto dalla Relazione Annuale AGCOM 2019, dall’Osservatorio sulle comunicazioni di AGCOM n.3/2019 e dal Report di Assintel del 2020.