E’ una vita frenetica quella degli informatici, degli esperti di tecnologia, degli addetti ai lavori in ambito ICT, insomma: il telefono squilla all’impazzata e se non squilla ci sono le notifiche delle mail, e le chiamate perse, e un’azienda da gestire, e gli imprevisti da risolvere e…le interviste a cui rispondere 🙂 Le scadenze da rispettare e così via. Ma la cosa bella, un tema ricorrente nelle chiacchierate che mi è capitato di scambiare in questo mio primo anno di blog, è che non si perdono di vista i valori veri. Alla canonica domanda; “la cosa più importante per te”? La risposta che non mi stanco mai di registrare è sempre la stessa. “La famiglia“. E non è banale. “Una risposta da libro cuore”, scherza Massimo Fraccon. Ma anche lui, ospite di oggi nel nostro angolo delle interviste, non smentisce la mia teoria. Questi “strani signori tutti pc, tablet, mobile phone, e un miliardo di parole inglesi che si susseguono nei discorsi a volte difficilmente comprensibili” (è l’impressione che ho avuto le prime volte che mi sono affacciata a questo mondo) in realtà non sono robot. Non sono alieni. Non sono piovuti da Marte; e sì, mi sono detta, scrivendo le loro storie: hanno un cuore. Grande. E tante passioni sane, vere. Se non sono “connessi” cercano il contatto con la natura, trovano la libertà in una corsa all’aria aperta, la felicità in un bagno al mare al tramonto. Non c’è nulla di più autentico, di più umano. E anche oggi, in questa intervista ho avuto la mia conferma. Grazie, Massimo!
1. Chi eri da piccolo?
Un bambino irrequieto che non stava mai fermo.
2. E che uomo sei diventato adesso?
L’età ed alcuni by-pass mi hanno reso più tranquillo, anche se sono sempre aperto e disponibile ad affrontare nuove esperienze.
3. Quali erano le tue aspirazioni?
Come molti bambini desideravo diventare un pompiere… e poi anche capostazione per il fascino che i treni avevano su di me.
4. Come sei approdato al mondo dell’ICT?
Per caso tanti anni fa. Un amico realizzò un software per la gestione delle perizie in campo automobilistico e per me fu naturale cominciare ad occuparmi della commercializzazione di questo software a Roma.
5. Ricordi la prima volta che hai navigato in internet?
Non ricordo esattamente la data della mia prima volta …. Tanti anni fa con una BBS: ricordo però con tenerezza, ma senza rimpianti lo stridìo dei modem e le lunghe attese davanti ad uno schermo con le pagine che si componevano piano piano.
6. E quando per la prima volta hai installato il VoIP ?
Ormai sono passati diversi anni, ma non ricordo nulla di particolare.
7. Come hai conosciuto VoipVoice?
Un meeting di 3CX nel quale VoipVoice era lo sponsor.
8. Una tua considerazione su quello che succederà nei prossimi cinque anni nell’ICT
Il mondo ICT è in continua e rapida evoluzione e non è facile fare una previsione anche a breve termine; ritengo comunque che nel nostro lavoro continuerà a diminuire la percentuale di fatturato per “il ferro” mentre i servizi saranno una voce via via crescente. Potremo continuare ad avere successo se saremo capaci di trasformarci in fornitori globali per i nostri clienti.
9. Quando è nata la tua azienda?
Mi occupo di informatica dal 1984 , più o meno
10. Cosa fa?
Conesys vende ed installa software pacchettizzati, tra gli altri Easylex gestionale per avvocati; fornisce consulenza sistemistica a 360 gradi e si sta affermando sempre più come “VoIP integrator”
11. Dove opera?
Principalmente a Roma, ma siamo molto presenti anche in altre città.
12. Cosa fai nel tempo libero?
Lunghe camminate, qualche buona lettura, musica
13. Una cosa indispensabile per te?
Risposta da libro cuore: la mia famiglia.
14. Cosa ti rende felice ?
Trovare mia figlia quando a sera rientro a casa. Ma anche un bagno nel mare al tramonto.
15. E cosa invece ti fa arrabbiare?
L’incapacità e la mala fede della nostra classe politica. E, aggiungerei, la mancanza di senso civico di molti nostri concittadini.
16. Ti saresti mai immaginati nel ruolo che ricopri oggi?
Direi di no. Sono approdato al mondo dell’informatica per caso, ma la passione (e la scintilla) è scoccata subito.
17. Dove ti vedi fra cinque anni?
Su una spiaggia assolata.
18. La nostra domanda di rito. Cosa è per voi il VoIP?
VoIP è certamente una grossa opportunità di lavoro e di crescita professionale. Nei prossimi anni se ne parlerà molto.
19. Un obiettivo che ti sei dato per questo 2017?
Incrementare il business, cercando di ottimizzare i nostri processi di lavoro anche prendendo spunti da altre aziende di successo del settore.
20. E la cosa più bella (legata al lavoro si intende) che ti porti dietro dal 2016?
La prima cosa che mi è venuta in mente è stata la festa per i dieci anni di VoipVoice: calorosa accoglienza e tanta simpatia.
Beh, che bello essere tra i ricordi migliori di qualcuno nel bilancio delle esperienze vissute nel corso di un anno intero. Sognando insieme a te quella spiaggia assolata dove il rumore delle onde del mare prenderà, un giorno, il posto del “driiiiiiiiiin”, ti ringraziamo Massimo per averci regalato un po’ del tuo tempo. E per aver scelto di salutarci, da Conesys, con una delle dichiarazioni d’amore più profonde di sempre…
-Intervista a cura di Ylenia Cecchetti–
CONESYS di M. Fraccon
Via Giovanni Penta, 51
00157 Roma
Telefono: +39 064514855
Informazioni : conesys@conesys.it