VOIPCLOUD: il primo Cloud per TLC

VOIPCLOUD: il primo Cloud per TLC

Il termine Cloud, Nuvola, deriva dal Cloud Computing cioè una Nuvola Informatica, attraverso la quale è possibile utilizzare sui nostri devices (PC, Tablet, Smartphone) dati, servizi, software, hardware, infrastrutture posizionati su dei server remoti.

In pratica invece di mettersi in casa computer sempre più potenti, memorie sempre più grandi, comprare programmi aggiornati, hardware, l’utente finale ha l’opportunità di utilizzare queste risorse su dei server remoti posti in delle Server Farm ed accedere ad essi tramite internet. L’insieme di questi dispositivi e risorse è stata definita commercialmente Cloud.

In verità il Cloud, o meglio il concetto di Cloud esisteva già prima del Cloud stesso, addirittura prima di internet. Come ho raccontato nel mio libro Dai Segnali di Fumo ai Social, il genitore di Internet, l’Arpanet, la prima rete di quattro computer che il governo americano volle creare durante la Guerra Fredda, fu creata alla fine degli anni 60. Ma già nel 1966 l’allora ministro canadese alla Ricerca e Tecnologo Douglas F. Parkhill pubblicò un libro, La sfida della Utility Computer, dove aveva enunciato molte delle caratteristiche dei nostri giorni di cloud computing.

La parola “cloud” all’inizio degli anni 90 fu scelta nel mondo delle telecomunicazioni per indicare una massa enorme di singole unità che fornivano servizi di interconnessione digitale che, se viste da lontano, potessero sembrare una nuvola, come fosse una nube indistinta. Il simbolo della Nuvola diventa il simbolo per eccellenza per indicare i servizi erogati da operatori ai quali i clienti finali si agganciano.

Nel 1996 prima la Compaq, poi nel 1997 VMwareSalesforce.com, grandi aziende americane, cominciano a dare i primi servizi virtuali alle aziende. Il primo uso scientifico del termine “cloud computing” entra in una conferenza per la prima volta a Dallas nel 1997 grazie al professor Ramnath Chellappa, americano di origini indiane. Nel 2002 il BlackBerry permette a tutti noi di avere internet sul telefonino. Nel 2004 entra in scena Google con Gmail: il loro servizio di posta elettronica è cloud based. Diventerà il più diffuso al mondo.

La vera svolta avverrà poi con Amazon che comincia a vendere i Web Services nel 2008: tutto il mondo comincerà a parlare di Cloud. Una delle ultime novità di Apple presentate dal già malato Steve Jobs sarà infatti il servizio iCloud, con il quale ho scritto questo anche questo post.

Oggi il Cloud è dappertutto.
Quando usiamo una webmail, quando carichiamo una foto sui social, quando vedete un film on demand o ascoltate musica in streaming. I nostri servizi VoIP stessi possono essere considerati dei servizi Cloud. La connettività Ultrabanda, processori più potenti, l’Internet of Things (cioè i vari dispositivi dalla lavatrice all’impianto fotovoltaico), la gestione più efficiente dei Big Data (l’enorme mole dei dati necessari alla nostra vita quotidiana) renderanno ancora di più il Cloud presente nelle nostre vite attraverso dei dispositivi come gli smartphones, ma anche con i sensori diffusi nel Werable, la tecnologia nei vestiti che indossiamo tutti i giorni.

Anche noi di VoipVoice abbiamo lanciato il nostro Cloud!!

VoipCloud!!

Il primo CLOUD per le TLC in Italia!
Due anni di lavoro, cinque mesi di test!
Un servizio unico e completamente diverso da tutti gli altri perché pensato SOLO ed ESCLUSIVAMENTE per i Centralini VoIP.

Caratteristiche:
FLESSIBILE: pensato per i canali voce contemporanei da supportare.
ITALIANO: i nostri server, l’assistenza, il supporto di Setup tutto rigorosamente in Italia.
NEL CUORE DELLE TELECOMUNICAZIONI: attivato al MIX (Milan-Internet-Exchange) il principale centro di interscambio degli operatori di TLC garantendo un’elevata qualità delle chiamate VoIP.
SICURO: un firewall specifico e personalizzabile in base alle esigenze con Indirizzo IP.
LIBERTÀ DI SCEGLIERE: compatibile con qualsiasi Centralino VoIP, il partner sceglie quale macchina virtuale installare.

Chi aveva il Centralino in Cloud durante il Lockdown ha continuato a lavorare senza interruzioni.
Chi lo aveva presso la sede era fermo!!

Le persone normali sono già in Cloud.

Molte le aziende, soprattutto le medio piccole, che ancora non lo sono e non riescono a cambiare mentalità perché il cosiddetto “ferro”, l’hardware, gli da più sicurezza.

Compito nostro sarà quello di avere un ruolo educativo nei confronti della classe imprenditoriale.
Sarà divertente farlo.

 

A cura di Simone Terreni, Managing Director VoipVoice

 

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