Non sono un cosiddetto “nativo digitale” e chi ha avuto il tempo e la voglia di leggere i miei precedenti interventi su questo Blog ormai penso che questo l’abbia capito.
Proprio in questi giorni siti web, giornali, telegiornali e qualsiasi mezzo di comunicazione sono invasi da storie e aneddoti riguardati l’applicazione del momento: Pokémon Go. Questo passatempo, a pochi giorni dal suo lancio, ha già superato i 30 milioni di download! Questo vuol dire che in questo preciso momento milioni di persone, nelle più impensate località del pianeta, si sta connettendo alla rete tramite il proprio adorato smartphone per cercare di imprigionare qualche raro mostricciattolo.
Vallo a spiegare ai teenager di oggi, abituati ad essere sempre connessi, che negli anni ‘90 per potersi collegare ad internet dovevi prendere la bicicletta o il motorino e andare in un Internet point, fare un abbonamento e pagare una bella parte della tua paghetta mensile per avere solo qualche ora di accesso al Web. I più fortunati avevano genitori lungimiranti che si erano comprati un modem 56K; chi l’ha avuto non può non ricordare quell’inconfondibile suono che questa macchinetta emetteva quando l’accendevi. Le sessioni di navigazione erano però molto brevi per due motivi: il primo era che quando ti connettevi ad internet la linea telefonica di casa risultava occupata e ciò provocava molto spesso liti e dibattiti familiari sull’effettiva necessità di avere questa diavoleria tecnologica in casa; il secondo era il costo delle sessioni di navigazione e questo purtroppo andava a rinforzare la fazione degli oppositori del Web. Stiamo parlando di un mondo che doveva vedere ancora la nascita di Google e per navigare il motore di ricerca che la faceva da padrone era AltaVista. I provider offrivano connessioni “a tempo” (e vi garantisco che le attese per aprire una pagina Web erano estenuanti) proponendo abbonamenti nelle ore notturne; se volevi navigare durante il giorno i costi erano veramente esorbitanti. Mettendo ordine in un cassetto della mia scrivania di casa ho trovato una brochure di quel periodo; a vederla oggi viene da sorridere ma a quel tempo “200 Lire al minuto” erano veramente una cifra considerevole. Riportandola al cambio di oggi, una sessione di un’ora di navigazione sarebbe venuta a costare circa 6 Euro!
Questa era la realtà tra le mura domestiche ma la cosa riguardava anche il settore Business. Verso la fine degli anni ’90 le aziende cominciarono a capire che il futuro sarebbe stato nelle mani di coloro che avrebbero saputo adeguarsi all’evoluzione tecnologica in corso e ci fu una corsa a dotarsi del materiale Hardware necessario, a farsi configurare caselle di posta elettronica e, chi se lo poteva permettere, a farsi fare un proprio Sito Web. In quegli anni le aziende utilizzavano pressappoco gli stessi modem che utilizzavano i privati e le prestazioni e le funzionalità erano sempre le stesse. Fu solo con l’avvento del nuovo millennio che internet da sfizio divenne necessità e allora sul mercato, agli storici produttori del mercato Home, si andarono ad affiancare nuovi prodotti e servizi che cercavano di offrire metodologie all’avanguardia e prestazioni sempre più performanti, per dare modo alle aziende, anche se piccole, di entrare nel mercato globale ed uscire dalla realtà locale nella quale, fino ad allora, si erano attestate.
Verso la metà degli anni 2000 cominciarono ad essere disponibili connettività sempre più performanti e con il proliferare della banda larga si cominciò anche in Italia a parlare di VoIP. VoipVoice nacque proprio in concomitanza con questa “rivoluzione digitale”, esattamente nel 2006. Sempre in questo periodo un’azienda nata in Germania nel 1986 e già allora leader per la produzione e commercializzazione di router, aprì la sua divisione italiana; questa azienda è la AVM, e il prodotto con cui si presentò sul nostro mercato è il FRITZ!Box.
VoipVoice nei suoi primi 10 anni di attività si è sempre occupata di attivare e gestire numerazioni VoIP, andando ad “appoggiare” le proprie numerazioni alle connettività presenti presso i nostri Clienti; quando il mercato ci ha permesso di poter attivare connettività performanti, come lo sono le connettività FTTC, abbiamo preso la decisione di aggiungere al nostro pacchetto di offerta anche le ADSL NeXT.
Il passo successivo è stato quello di dare ai nostri Clienti la possibilità di andare a configurare i nostri servizi su un apparato sicuro, testato e affidabile e di dare loro modo di riceverlo in comodato d’uso presso la loro sede con una semplice guida di configurazione. Dopo un’attenta analisi di mercato la nostra scelta non è potuta che ricadere sui router FRITZ!Box e nello specifico su due modelli ben precisi, il FRITZ!Box 7430 e il FRITZ!Box 7490.
I motivi di questa scelta sono molteplici ma alcuni hanno avuto sicuramente un’importanza decisiva. Innanzitutto AVM è sinonimo di qualità, affidabilità e durata; dal 2004 ad oggi AVM ha sempre mantenuto la produzione all’interno della Comunità Europea, non andando ad esternalizzare la produzione come molte altre aziende hanno fatto per andare a risparmiare sui costi di produzione. Oltre a questo AVM ha sempre dato un’importante risalto al VoIP; pensate che già a partire dal primo modello di router presentato in Italia nel 2004, il FRITZ!Box Fon, oltre ai collegamenti per le linee telefoniche tradizionali POTS e ISDN, presentava già la possibilità di configurare una numerazione VoIP.
Preferisco non scendere in questo contesto in questioni tecniche per cui non mi metterò ad elencare le innumerevoli funzioni e applicazioni possibili su questi apparati; per chi tra Voi fosse interessato ad approfondire questo argomento può trovare tutte le informazioni nella pagina del nostro sito riservata all’Opzione Router.
Grazie al successo che questa iniziativa sta riscontrando vi preannuncio che subito dopo l’estate usciremo con un bundle che darà modo di avere in un comodo costo fisso mensile la nostra connettività NeXT, il router FRITZ!Box e un numero VoIP con chiamate illimitate verso numerazioni fisse e mobili nazionali.
La cosa che mi fa piacere sottolineare e con cui voglio concludere questa mia riflessione è che non sempre sono le scelte tecniche, economiche o commerciali ad indirizzare un’azienda a fare una scelta piuttosto che un’altra. Come ho già scritto sopra, AVM nacque nel 1986 e nacque dall’intuizione di tre studenti che oggi sono i proprietari e ricoprono il ruolo di direttore commerciale, direttore tecnico e AD. Tutto questo, in un mondo come il nostro dove le aziende nascono, crescono, si trasformano, cambiano proprietà e poi scompaiono nel giro di qualche anno, ha per noi di VoipVoice, che ci siamo sempre considerati come una famiglia, un enorme valore.
Per qualsiasi informazione sulle ADSL NeXT e sull’Opzione Router potete scrivere una mail a commerciale@voipvoice.it o telefonare al numero 0550935400; il nostro reparto commerciale è sempre a disposizione per chiarimenti, preventivi e consigli. Se poi passate da queste parti sembra che dietro una delle nostre stampanti si nasconda il rarissimo Pokemon Articuno!
Luigi Poli